LA MAPPA PROCEDURALE
di Elisa Talignani, Psicologa
“Molti insegnanti ed esperti di apprendimento utilizzano e hanno ben compreso l’importanza di mappe mentali e concettuali per favorire la comprensione dei contenuti di studio, per imparare ad organizzarli, sintetizzarli e memorizzarli.
Esiste anche un’altra tipologia di mappa che, per studenti con particolari caratteristiche, può davvero fare la differenza: si tratta della mappa procedurale.
Una mappa procedurale viene in genere costruita con l’intento di ripercorrere gli avvenimenti di un evento didattico nella loro successione cronologica.
Per chiarire il concetto attraverso un esempio pratico pensiamo al libretto di istruzioni che ci viene fornito quando acquistiamo piccoli oggetti di arredo che richiedono un assemblaggio “fai da te”: il suo scopo è quello di guidarci passo per passo nella procedura di montaggio, attraverso qualche parola e tante immagini esemplificative. Le istruzioni ci impediscono di “fare confusione”, ci suggeriscono quali strumenti scegliere e in che ordine utilizzarli.
Ecco, la mappa procedurale è più o meno questo: una sorta di “libretto di istruzioni” utile per favorire l’automatizzazione, la scelta e l’applicazione delle procedure.
La mappa procedurale si rivela pertanto importantissima per molti studenti con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) e con particolari tipologie di Bisogni Educativi Speciali (BES), soprattutto quando si rilevano delle difficoltà a carico della Memoria di Lavoro.
Il concetto di Memoria di Lavoro (Working memory) è stato introdotto nel 1974 da due psicologi, Alan Baddeley e Graham Hitch, che l’hanno definita come “Quello spazio di lavoro mentale che sostiene una serie di compiti cognitivi, per i quali è necessario un uso temporaneo e attivo delle informazioni. La memoria di lavoro è implicata prevalentemente in quei compiti cognitivi NON ancora AUTOMATIZZATI”.
In parole povere, lo studente con difficoltà a carico della memoria di lavoro farà molta fatica a tenere a mente più concetti in contemporanea e a manipolarli, avrà quindi probabilmente difficoltà nel comprendere istruzioni orali complesse, a svolgere calcoli matematici a mente, ricordare a mente tutti i passaggi necessari per risolvere un problema matematico o un esercizio strutturato su più sotto-obiettivi. Ecco che in tutti questi casi poter contare su serie di istruzioni schematiche, chiare e disposte in ordine cronologico che illustrino e sintetizzino i vari passaggi da eseguire per portare a termine un compito, può rivelarsi provvidenziale e consentire allo studente di mantenere tutte le energie mentali intatte per comprendere l’esercizio e autocorreggere i propri errori.
La mappa procedurale viene in genere utilizzata per lo svolgimento di esercizi complessi di matematica ma può rivelarsi utilissima anche per tutte le situazioni in cui è richiesta la comprensione e la messa in pratica di una serie di procedure. È uno strumento trasversale che, con gli opportuni e necessari adeguamenti nella forma e nei contenuti, può essere utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado.
Ecco alcuni esempi di mappe procedurali costruite insieme agli studenti del “Laboratorio a piccoli passi”. Per realizzarle al pc sono stati utilizzati l'applicativo Popplet e il software Supermappe Classic.